Dismorfismo corporeo
La dismorfofobia, o disordine dismorfico del corpo, è una malattia mentale caratterizzata dalla preoccupazione - ossessiva e spesso infondata - che uno o più aspetti del corpo siano marcatamente imperfetti e bisognosi di essere nascosti o modificati con ogni contromisura, anche la più estrema.
In altre parole, chi soffre di dismorfofobia crede di avere un grave difetto fisico e, a seguito di ciò, sviluppa un'ossessione tale da portarlo a ricorrere a ogni rimedio per nascondere la presunta imperfezione del corpo.
Nel DSM-5 (APA, 2014) il disturbo di dismorfismo corporeo è stato inserito nella categoria dei disturbi ossessivo compulsivi e disturbi correlati e diagnosticato con i seguenti criteri:
- Preoccupazione per uno o più difetti o imperfezioni percepiti nell'aspetto fisico che non sono osservabili o appaiono agli altri in modo lieve;
- A un certo punto, durante il decorso del disturbo l'individuo ha messo in atto comportamenti ripetitivi (ad esempio, guardarsi allo specchio; curarsi eccessivamente del proprio aspetto; stuzzicarsi la pelle, ricercare rassicurazioni) o azioni mentali (ad esempio, confrontare il proprio aspetto fisico con quello degli altri) in risposta a preoccupazioni legate all'aspetto.
- La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti;
- La preoccupazione legata all'aspetto non è meglio giustificata da preoccupazioni legate al grasso corporeo o al peso in un individuo i cui sintomi soddisfano i criteri diagnostici per un disturbo alimentare.
Le persone che soffrono di Disturbo di Dismorfismo Corporeo considerano molto preoccupanti uno o più difetti o imperfezioni nell'aspetto fisico. Spesso quindi l'intervento richiesto è specificatamente sul difetto.
Anche quando la persona è consapevole dell'irragionevolezza della propria ostinazione estetica spesso si frappongono alla richiesta di aiuto psicologico sentimenti di vergogna per il proprio atteggiamento e per le implicazioni pratiche nella vita quotidiana
L'attenzione all'immagine corporea rimane uno dei nuclei di questo invalidante disturbo.
Le cause?
Psichiatri e psicologi ritengono che, come molte malattie mentali, anche la dismorfofobia insorga per effetto di una combinazione di fattori di natura diversa, tra cui:
fattori genetici, fattori psicologici, fattori sociali, fattori culturali e fattori legati allo sviluppo.
Secondo alcune interessanti ricerche, la dismorfofobia sarebbe più comune in presenza di:
- Introversione;
- Tendenza al perfezionismo;
- Visione negativa della propria immagine estetica;
- Accresciuta sensibilità estetica;
- Abusi e/o episodi di abbandono durante l'infanzia.
Oggi anche i social network hanno il loro peso nella diffusione e aumento del disturbo e la recente pandemia ha inficiato non poco con l'uso dei social che hanno avuto un ruolo si, molto positivo nel contesto di isolamento con il quale ci siamo trovati a convivere ma, che, ci ha sottoposti a maggiore esposizione ad immagini di "altri" ritenuti più attraenti con una crescente insoddisfazione per la propria immagine.
Inoltre, la costante esposizione, per coloro che hanno dovuto partecipare a riunioni o seguire lezioni dal computer, alla propria immagine presente sullo schermo non ha fatto altro che aumentare l'attenzione selettiva ai dettagli e alle imperfezioni ritenute intollerabili.
Possono esserci complicazioni?
Certo che si, vediamo quali:
- Evitare i posti affollati, la partecipazione a situazioni o eventi sociali ecc.;
- Appellarsi alla chirurgia estetica, per rimediare a quell'aspetto anatomico che è fonte di disagio e preoccupazione. Tante volte, il ricorso al chirurgo estetico è inutile, nel senso che anche dopo il "ritocco" la preoccupazione ossessiva permane;
- Provare forte senso di disagio, nel momento in cui un individuo fa osservazioni sul tratto anatomico ritenuto imperfetto;
- Sottoporsi a diete restrittive e praticare attività fisica in maniera incessante.
Quindi?
ISOLAMENTO
ANSIA E DEPRESSIONE
DISTURBI ALIMENTARI
Attenzione quindi se:
- Se soffri di ossessioni connesse all'aspetto fisico;
- Se hai dei comportamenti compulsivi relativi a queste ossessioni;
- Se questi comportamenti provocano disagio, richiedono molto tempo e intralciano altre attività della vita quotidiana.
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